Il giorno 14 aprile 2022, la classe 5 I dell’indirizzo Accoglienza Turistica, accompagnata dalle docenti Bux e Palma, si è recata a Napoli per effettuare delle visite culturali a completamento delle attività del PCTO già svolte nel mese di dicembre (Barletta e Trani) e nel mese di marzo (Giornate FAI di Primavera).
La visita a Napoli è stata articolata seguendo un fil rouge artistico, tra Puglia e Campania, che ha permesso di effettuare i seguenti percorsi:
- Claude Monet The Immersive Experience
- Cappella Sansevero e Cristo Velato
- Chiesa del Gesù Nuovo
La mostra “Claude Monet: The Immersive Experience” è a cura della Exhibition Hub, società di Bruxelles specializzata nella progettazione e produzione di mostre immersive. Dopo i successi ottenuti a Barcellona, Bruxelles, Milano e Torino la mostra interattiva e multimediale sul Maestro impressionista Claude Monet è adesso a Napoli.
La mostra, allestita nella monumentale Chiesa di San Potito, è un evento che utilizza alcune delle più recenti tecniche di mappatura digitale per creare un’interpretazione totalmente nuova delle opere del padre dell’impressionismo. Questa coloratissima immersive experience, ha permesso agli alunni e alle docenti di immergersi, completamente, tra i capolavori del grande pittore che si animano, letteralmente, sotto i piedi e intorno ai visitatori. Le opere proiettate a 360 gradi su più di 1000 m2 di schermi e realtà virtuale (VR) hanno accompagnato il gruppo in un viaggio attraverso i colori e i giochi di luce di oltre 300 dipinti di Claude Monet. Le straordinarie immagini hanno fatto “vivere e attraversare” le opere del grande pittore francese, per un’esperienza unica: un nuovo modo di fruire l’arte e conoscere le opera del grande artista considerato il fondatore del movimento impressionista. La mostra ha permesso agli alunni di imparare ad effettuare dei collegamenti diretti tra le opere di Monet e quelle dell’impressionista Giuseppe De Nittis le cui opere erano state ammirate, in precedenza, durante la visita presso la Pinacoteca De Nittis a Barletta.
Alla fine della mostra, il gruppo ha vissuto un’esperienza VR (realtà virtuale) che gli ha consentito di “scivolare” nei panni di Claude Monet. Grazie ad occhiali speciali, questa esperienza di 10 minuti ha portato ciascuno nell’Atelier di Monet a Giverny (Normandia), ma anche a Londra, in Olanda, in Norvegia e ovviamente nelle opere dell’artista.
Successivamente, il gruppo si è spostato nel cuore del centro antico di Napoli, presso il Museo Cappella Sansevero, gioiello del patrimonio artistico internazionale. La Cappella fu fondata alla fine del ’500, ma fu il poliedrico Raimondo di Sangro, settimo Principe di Sansevero, a concepire l’affascinante progetto iconografico attualmente visibile. Viene così realizzato un mausoleo nobiliare il cui capolavoro principale è rappresentato dal Cristo Velato posto al centro della Cappella. Nel 1753, un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino, fu chiamato dal Principe Raimondo che gli disse: “realizza una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto e coperto da un sudario trasparente ricavato dallo stesso blocco della statua”. Nel Cristo Velato l’originale messaggio stilistico è nel velo la cui prodigiosa “tessitura” del Sanmartino imprime al sudario un movimento e tra le pieghe del velo è possibile vedere tutta la profonda sofferenza e le linee del corpo martoriato del Figlio dell’Uomo. Ed ecco comparire il legame con il capoluogo dauno: nel 1767 il Sanmartino realizzerà i due Angeli reggifiaccola per i capialtare dell’altare maggiore della Cattedrale di Foggia.
Il gruppo si è poi recato presso la Chiesa del Gesù Nuovo, ultima tappa del viaggio, e altro singolare esempio di dimora nobiliare trasformata in edificio religioso. Qui è stato possibile osservare e toccare con mano tutti i parallelismi che legano il Gesù Nuovo alla Chiesa di Gesù e Maria di Foggia: dalle cappelle alle opere d’arte alla cupola della navata sinistra che creano una mescolanza di architettura e arte uniche, ai reliquiari scolpiti ad ‘estofado de oro’ come le statue lignee della chiesa foggiana. Inoltre, entrambe hanno subito nel corso dei secoli molti danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale per la chiesa napoletana, e dal terremoto per la chiesa foggiana.
Inoltre, agli alunni hanno potuto ammirare anche alcune delle stazioni della MetroArt e di fare un piccolo giro nel cuore di Napoli. La visita didattica ha permesso agli allievi di fare ulteriori passi in avanti nella loro formazione professionale e di arricchimento culturale oltre che di esperienza. Non sono mancati momenti di cultura gastronomica come quello di gustare la buona ‘pizza fritta’ di Sorbillo e assaporare un’ottima sfogliatella.
Si ringrazia il Dirigente Scolastico per aver autorizzato la visita e consentito agli alunni e alle docenti la possibilità di vivere e condividere un’esperienza ricca di valore umano oltre che formativa.
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